Il mio vecchio maestro ed amico Roberto Brambilla si è sentito urtato dall'ultimo articolo del mio blog. Mi ha accusato, in buona sostanza, di pressapochismo e di superficialità, dicendomi che è difficile rispondere in poche parole ad un questionario ed invitandomi a rispondere a mia volta alle stesse domande e a sottoporgli il risultato che poi egli avrebbe commentato da par suo.
Conosco l'uomo e gli voglio bene sincero, oltre che rispettarlo profondamente per la sua calda umanità (ancorché di idee piuttosto lontane dalle mie) e per la sua abilità tecnica.
Io gli contesto il mio diritto di controbattere a tutto ciò che viene pubblicato, e ciò per tre buoni motivi:
- come lettore che compra un giornale ho il diritto di fare il contraddittorio a ciò che leggo
- chi scrive qualche cosa si può aspettare che qualcuno sia contrario a ciò che dice
- la formula del blog permette a chi non fosse d'accordo di dirlo sulle mie stesse pagine
Ma tuttavia non sia mai che mi nego ad una sfida del mio vecchio Maestro. Eccomi qui. Prendo le stesse domande che Di Stefano ha fatto a Michela Marzano e rispondo io.
Il tratto principale del suo carattere?
La pigrizia.
La qualità che preferisce in un uomo?
Le palle.
E in una donna?
Il culo. E' la prima cosa che noto. A seguire sguardo, bocca e tette
Il suo migliore amico?
Ho almeno cinque persone cui attribuisco questo ruolo. Uno di essi è, ovviamente, il Roberto Brambilla di cui sopra
Il suo principale difetto?
La pigrizia. Subito, a ruota: la permalosità, l'allergia alla gente, la gola
L’ultima volta che ha pianto?
Due volte: una qualche mese fa quando una persona cui voglio molto bene mi ha detto che aveva intenzione di farla finita; poi quando ho dimesso dall'ospedale una paziente speciale cui sono rimasto legato
Il giorno più felice della sua vita?
Diversi: quando mi sono sposato; quando è nato Giacomo; quando per la prima volta qualcuno ha portato a casa la pelle grazie a me
Autori preferiti?
Fra i tanti: Georges Simenon, José Saramago e Jeffery Deaver
Attore e attrice preferiti?
Cary Grant e Ingrid Bergman in "Notorius"
La canzone che fischia più spesso sotto la doccia?
Di sicuro NON "Ne me quitte pas": infischiabile! Io CANTO sotto la doccia tutta l'opera lirica che mi viene in mente, come ben sa chi mi conosce (ad esempio Roberto Brambilla)
Il dono di natura che vorrebbe avere?
Essere magro e muscoloso come Brad Pitt, affascinante come Cary Grant e dotato come Rocco Siffredi
Il regalo più bello che abbia mai ricevuto?
L'orologio che mi ha regalato Cristina quando eravamo fidanzati
Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza?
Nessuna, con gli altri ho un carattere di merda
A seguire metto alcuni dei brani che più frequentemente canto sotto la doccia. Roberto Brambilla vi può confermare che è vero!
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