martedì 17 settembre 2013

Love boat

Ascolto il telegiornale: a cominciare da Enrico Letta, che ne ha parlato come di un mondiale di calcio (l'unico evento che unisce veramente gli italiani) sono tutti orgogliosi del successo squisitamente italiano della rimozione del relitto della Concordia al Giglio.
Italiano è Gabrielli, Capo della Protezione Civile.
Italiano è tale Franco Porcellacchia, responsabile della rimozione per Costa.
Italiano è Sergio Girotto, responsabile della rimozione per Titan-Micoperi.
Italiano NON E' Nick Sloane, salvage master sudafricano, che ha diretto le operazioni; ma in compenso pare abbia bevuto in abbondanza birra Peroni, Moretti, Pedavena e Ichnusa, per cui lo è quanto meno di adozione.
Italiani sono i 450 milioni di euro spesi per questa leggendaria impresa seguita con la stessa morbosa attenzione riservata trent'anni fa al pozzo di Vermicino.

Italiano - infine - è il comandante Francesco Schettino, la cui lungimiranza, sagacia, capacità di manovra e coraggio, ha reso possibile tutto questo trionfalismo mal riposto che, in nome di una fortuna di soldi pubblici dilapidati, ha unito tutti i suoi compatrioti a sprezzo del ridicolo internazionale.
Se ne sentiva proprio il bisogno