mercoledì 4 marzo 2009

Il finisseur


Mi corre fatto di parlare ancora di calcio, del che mi scuseranno le centinaia di lettori che afferiscono a questo blog.
Il destro mi è offerto dalla splendida performance di quel geniale finisseur che risponde al nome di José Mourinho, noto anche come "The Special One" - ma nessuno sa bene perché - e allenatore dell'Inter: nella conferenza stampa di ieri ha deliziato i giornalisti con un'elegante esternazione in cui è riuscito ad insultare tutti. Per giustificare un suo giocatore - un bamboccio di 19 anni talmente presuntuoso da far sembrare Cassano un terziario francescano - che ha insultato i tifosi della squadra avversaria dopo aver ottenuto un rigore con un tuffo degno di Cagnotto, ha accusato la stampa di "prostituzione intellettuale".
Inoltre lo Special One, con la classe che lo contraddistingue, dando esempio di fair play ai giovani (probabilmente gli daranno il Seminatore d'oro) fa notare a tutta la stampa il fatto che Milan e Roma chiuderanno la stagione senza nessun trofeo e che la Juventus godrebbe di favori arbitrali.
Ora, che il tipo abbia costruito il proprio personaggio sul cliché di odioso è cosa talmente nota che a farla rilevare si fa solo il suo gioco.
Che l'Inter ci marci perché, dopo aver masticato escrementi perdendo sul campo per oltre 20 anni, sente il bisogno di prendersi le proprie meschine rivincite nell'unico modo che le è concesso, e cioè a tavolino (in Italia, perché in Europa continuano a contare come il due di picche quando la briscola è a fiori), è cosa talmente nota che, a farla rilevare, si corre il rischio di essere noiosi.
Che in un campionato ci sia necessità di una squadra odiosa con cui prendersela, è un altro dato di fatto: sino a tre anni fa il ruolo era coperto dalla Juventus, adesso - e senza nessuno sforzo particolare - dall'Inter.
Ma almeno che non ci diano lezioni di morale: facciano quello che vogliono - gli è concesso, evidentemente - ma, per una banale questione di dignità, stiano zitti.
Per piacere.

1 commento:

  1. Caro Pie, tu vuoi la polemica e io accetto...
    Mourinho presuntuoso? Sicuramente. Ma non più di Galliani, di Lippi, di Berlusconi o dell'Avvocato Agnelli pace all'anima soja. Meno di Franchetto Baresi e del suo braccio perennemente alzato. Meno del saccente Righetto Sacchi, convinto d'aver inventato il calcio. Meno dello spocchioso messieu Platini. E meno anche dell'arrogante Capello, che sulla panchina giallorossa giurò che mai, mai, avrebbe posato le sue nobili e friulane terga su quella bianconera.
    Chi vince è odioso, se vince dalla parte sbagliata. E quest'ometto, che ti piaccia o no, ha vinto, vince e, probabilmente, vincerà ancora. In Italia o in Portogallo, in Inghilterra o chissà, in Spagna.
    Rispetto ai tecnici italiani, mediamente zerbinati, privi di dignità e col sacro fuoco del timore di scontentare il giornalista di turno, Mou ha il coraggio di dire quello che pensa, di non scendere a compromessi per un'intervista accomodata. Non ti piace, vero? Eppure quando Capello trasudava spocchia dalla tua parte declamandosi invincibile e umiliando con dichiarazioni sprezzanti gli sconfitti di turno non ti faceva specie, vero?
    Beh, a questo giro t'è suonata male. Lo Special One ricorda tanto il nome di un cavallo capace di vincere, qualche anno fa, diversi premi: Your worst nightmare... :-)
    Un ultimo incipit... odiosa Inter adesso... odiosa la Juve allora... Non il Milan malgrado i quattro lustri di trionfi. Consolati, Pie. Ora da perdenti siete simpaticissimi. A tutti.
    Con affetto,
    Ste

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