Non avrei mai creduto di poter arrivare a citare come esempio di saggezza e misura un guitto da avanspettacolo come Fabrizio Corona. Eppure questo personaggio, noto ai più per il matrimonio con la siliconata starlette Nina Moric e per essersi precipitato a Garlasco all'indomani dell'omicidio di Chiara Poggi per intervistare le cugine gemelle (quelle che avevano inventato l'osceno fotomontaggio in cui comparivano abbracciate alla povera ragazza), ha fatto qualche osservazione interessante a proposito di Daniela Martani: "Sono stato il primo a fotografare questa ragazza con Giletti. poi c'è stata la vicenda Alitalia, poi il grande fratello e poi ancora l'Alitalia. Non capisco come mai ce la ritroviamo ancora qui. Deve dimenticare il mondo dello spettacolo. Cominci a lavorare seriamente perché ormai le ha provate tutte, ma non è questa la sua strada". E ancora: "...La Martani, in tutto il bailamme dell'Alitalia è venuta fuori solo perché era la più carina. Ha giocato male le sue carte" (citato da Corriere della Sera del 10-03-2009).
Gioverebbe a questo punto ricordare chi sia Daniela Martani. La sua faccia diventò familiare durante la già citata vicenda Alitalia perché era sempre in prima fila davanti alle telecamere durante gli scioperi. Finita la vicenda Alitalia, la Martani - per il vero piuttosto belloccia e dotata di polpaccio tornito - rendendosi probabilmente conto che l'anagrafe la sfavoriva rispetto ad una qualunque delle ragazzine con cui doveva misurarsi nella sfrenata corsa alla visibilità mediatica, ha scelto la strada apparentemente più semplice, quella del reality. Dapprima, quindi, la partecipazione al ripugnante Grande Fratello ove peraltro la popolarità intellettuale maturata sul fronte delle lotte sindacali nulla poteva contro il muro delle prorompenti tette della concorrente avversaria; e poi, dopo l'inutile auto(?)-eliminazione, il volo in Brasile per la partecipazione-lampo ad un altro miserabile reality.
A margine, vale la pena di notare - sempre sul Corriere della Sera - il commento di Giletti che, dopo aver evocato la figura quasi mitologica della Martani novella Medea e predestinata alla tragedia (figura mitologica, lo ribadiamo: da non confondersi con le figure di merda che la Nostra ha invece inanellato nelle ultime settimane) ci ricorda che l'apparizione nella protesta sindacale le aveva spianato la strada alle Europee.
Ci sarebbe quasi da essere grati a chi ha inventato i reality, no?
Gioverebbe a questo punto ricordare chi sia Daniela Martani. La sua faccia diventò familiare durante la già citata vicenda Alitalia perché era sempre in prima fila davanti alle telecamere durante gli scioperi. Finita la vicenda Alitalia, la Martani - per il vero piuttosto belloccia e dotata di polpaccio tornito - rendendosi probabilmente conto che l'anagrafe la sfavoriva rispetto ad una qualunque delle ragazzine con cui doveva misurarsi nella sfrenata corsa alla visibilità mediatica, ha scelto la strada apparentemente più semplice, quella del reality. Dapprima, quindi, la partecipazione al ripugnante Grande Fratello ove peraltro la popolarità intellettuale maturata sul fronte delle lotte sindacali nulla poteva contro il muro delle prorompenti tette della concorrente avversaria; e poi, dopo l'inutile auto(?)-eliminazione, il volo in Brasile per la partecipazione-lampo ad un altro miserabile reality.
A margine, vale la pena di notare - sempre sul Corriere della Sera - il commento di Giletti che, dopo aver evocato la figura quasi mitologica della Martani novella Medea e predestinata alla tragedia (figura mitologica, lo ribadiamo: da non confondersi con le figure di merda che la Nostra ha invece inanellato nelle ultime settimane) ci ricorda che l'apparizione nella protesta sindacale le aveva spianato la strada alle Europee.
Ci sarebbe quasi da essere grati a chi ha inventato i reality, no?
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