venerdì 13 febbraio 2009

Il vento, le Prealpi e il bassotto




Ho sempre avuto l'idea che il vento sia un anticipatore della primavera. Questi sono giorni di fohn, o favonio, come lo chiama Salvatore Furia del Centro Geofisico di Varese; in altre parole, il signore garbato che ci dà la previsioni del tempo - per il vero, sempre piuttosto azzeccate - tutte le mattine alle 7.20 su Raiuno, al Gazzettino Padano (quello della sigla della Bella Gigogìn).
Oggi mi chiedevo cosa fosse il favonio; nel sospetto che la questione possa interessare anche un ipotetico lettore, fornisco qualche notizia tratta dalla solita, splendida Wikipedia:
"Sia favonio che Föhn derivano dal latino favōnius (da favēre, "far crescere"), nome con il quale i Romani chiamavano il vento di ponente (il greco zefiro). Il nome è conservato nella regione delle Alpi, degli Appennini e degli altri rilievi maggiori della penisola col significato attuale ma lo stesso fenomeno è presente in varie regioni del mondo dove ha assunto nomi diversi: in Argentina è noto come zonda, chinook nelle Montagne Rocciose, vento del diavolo nell'area della baia di San Francisco, venti di Santa Ana nella California del Sud, sharav o hamsin in Israele, hamsin in Arabia, Nor'wester a Christchurch, Nuova Zelanda e nelle pianure di Canterbury e halny nei Carpazi, in Francia meridionale, nella Valle del Rodano, Mistral."
Col Mistral ho fatto conoscenza andando in barca a vela nel Golfo del Leone, da Bandol a Marsiglia passando per l'Ile des Ambiez e Porquerolles; è un vento meraviglioso e mi scompiglierebbe i capelli, se solo li avessi.
Il favonio mi è più familiare e lo adoro: spazza tutte le schifezze dall'aria, il cielo diventa terso e luminoso e si vedono le montagne in fondo, all'orizzonte: le care, vecchie Prealpi.
Pensate che la mia calvizie mi porti ad avere freddo?
Nossignore: il mio cappellino Billabong che tanto furore ha fatto in ospedale (nessuno si aspettava che io ne potessi mettere uno!) mi protegge le orecchie.
L'unico della famiglia che non ama il vento è il bassotto: stasera, nella solita passeggiata defecatoria, continuava a girare disperatamente senza trovare la direzione giusta. Saranno le orecchie che prendono troppo il vento?

Nessun commento:

Posta un commento