sabato 21 febbraio 2009

Bocca della verità


Leggo oggi su "L'Espresso": "Prendo atto: gli elettori italiani, anche con la crisi economica, non sanno cosa farsene del riformismo democratico. Vogliono uno Stato con meno leggi che distribuisca più ricchezza".
Chi dispensa queste perle di saggezza non è, come sembrerebbe ad una prima lettura, l'erede di Lapalice: è solo il buon vecchio Giorgio Bocca, mattatore dello storico ebdomadario di Sinistra, che tenta di dare una spiegazione al fallimento del progetto PD. Lo fa, ovviamente, a modo suo: e cioè con il livore che gli è tipico dell'intellettuale che non accetta (e forse nemmeno capisce) le decisioni elettorali. Infatti commenta con il solito aplomb da finisseur: "Il popolo è sovrano, anche nel far puttanate".
Ecco: mi sembra che in questa ostinatezza nel voler scaricare sugli elettori il proprio fallimento e la malaugurata e prevaricante vittoria altrui, ci stiano proprio le ragioni della situazione attuale della Sinistra, che ha portato alle dimissioni un personaggio come Veltroni che, inizialmente, sembrava propenso ad una più profonda comprensione. Finché la Sinistra non si sbarazzerà di quell'atteggiamento dalemiano che tende ad una sedicente oligarchia culturale veterocomunista; finché non si sforzerà di capire le ragioni di quel popolo che pretende di rappresentare; finché nonsmetterà di fare dell'antiberlusconismo un fine ultimo, bensì un punto di partenza; allora, sino a quel momento, non ci sarà spazio per una sinistra.
Chi sembra aver capito qualcosa di più sulla situazione attuale è il politologo francese Marc Lazar, autore de "L'Italia sul filo del rasoio, la democrazia nel paese di Berlusconi" (Rizzoli) che - sempre su "L'Espresso", la sintetizza in 5 punti:
  1. Leadership: la base non capisce le ragioni della guerra Veltroni-D'Alema
  2. Strategia: il PD non ha scelto fra linea dura o responsabile
  3. Alleanze: a sinistra o al centro?
  4. Identità: cos'è il PD?
  5. Sociologia dell'elettorato
E' soprattutto quest'ultimo punto ad essere interessante, perché tocca quella parte di elettorato che, negli ultimi anni, ha espresso quelle oscillazioni che Bocca - che non le capisce - chiama "puttanate". Tant'è vero che Lazar, molto acutamente, identifica un "ritardo di comprensione di cosa sia il berlusconismo. Si è creduto che riguardasse solo la persona, invece dietro c'è un'omogeneizzazione culturale e un blocco sociale che lo sostiene. Strano non averlo individuato per chi si è nutrito degli insegnamenti di Gramsci". Poi aggiunge: "La Sinistra come reagisce? Diabolizzando il personaggio e poi lamentandosi del popolo che non è all'altezza della grandezza della Sinistra".
Ci sarebbe da riflettere; se non Bocca - che ha i suoi anni - almeno il giovane Franceschini, eletto segretario a furor del (poco) popolo presente alle assise democratiche. Glielo auguriamo di cuore, anche se - ascoltato il discorso di incoronazione - non c'è da essere particolarmente ottimisti...

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