
Uno che non disdegna di far fuori quelli che si frappongono fra lui e il conseguimento del suo obbiettivo, e che disdegna la Legge, sia essa umana o Divina poco conta: conta solo lui.
Intorno a lui, una sfilza di persone di nessun talento né spessore, che vivono solo in sua funzione, per lui o contro di lui poco conta: cesseranno di esistere nel momento in cui lui non ci sarà più.
E lui, che continua la sua carriera di libertino, che si beve la vita conscio dell'approssimarsi della fine di essa, riesce ad assumere una dimensione torva e quasi eroica di fronte alla pochezza, alla nullità di coloro che lo circondano, sino al momento in cui il terribile Giudice - il Commendatore - lo trascinerà all'inferno.
Vi sembra qualcosa di già sentito?
Sfido, io: è la trama del Don Giovanni, di Lorenzo Da Ponte e Wolfgang Amadè Mozart.
E poi c'è chi dice che le opere liriche non sono attuali
Massimo D'Alema con i baffetti curati con gli occhiali scuri con il sorrisetto tutto tirato da un lato pronuncia la fatidica sentenza: "Berlusconi se ne deve andare" ma, non diversamente da un qualsiasi Leporello, non sa che altro proporre.
Anche lui andrà in osteria a cercarsi un padrone migliore; non credo saprebbe fare altro
Anche lui andrà in osteria a cercarsi un padrone migliore; non credo saprebbe fare altro
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