Striscia la notizia è una trasmissione utile. Oggi per esempio si segnala per due servizi molto interessanti.
Nel primo, la garrula presentatrice (mi rifiuto di definirla giornalista) del TG1 sciorina una serie di dati Auditel relativi alle trasmissioni sul terremoto, dimostrando a tutto il pubblico che la RAI ha vinto le sfide con Mediaset sulle cronache della disgrazia: neanche stesse paragonando l'Isola dei Famosi con il Grande Fratello.
Nel secondo, definito da Ficarra & Picone "Il Premio Pulitzer dell'anno", un altro geniale personaggio si accosta ad una nonnina rintronata appena estratta da tonnellate di macerie e, con un tempismo degno di milgior causa, battendo sprobabilmente ul campo il collega di una testata concorrente, le piazza il telefono sotto al naso, le picchia un'allegra manata sulla spalla e tutto gioviale le fa: "Contenta, nonna? Ce l'ha fatta!"
Ora, vorrei aggiungere un commento ma, per quanto mi sforzi, non ci riesco.
Una cosa, però, la voglio fare: ringrazio i giornalisti italiani. Uno come me, perennemente in cerca del peggio che un essere umano riesce a dare in situazioni estreme, con questa categoria professionale non torna mai a mani vuote (celeberrime le frasi tipo: "Se la sente di perdonare gli assassini di suo figlio?")
Nel primo, la garrula presentatrice (mi rifiuto di definirla giornalista) del TG1 sciorina una serie di dati Auditel relativi alle trasmissioni sul terremoto, dimostrando a tutto il pubblico che la RAI ha vinto le sfide con Mediaset sulle cronache della disgrazia: neanche stesse paragonando l'Isola dei Famosi con il Grande Fratello.
Nel secondo, definito da Ficarra & Picone "Il Premio Pulitzer dell'anno", un altro geniale personaggio si accosta ad una nonnina rintronata appena estratta da tonnellate di macerie e, con un tempismo degno di milgior causa, battendo sprobabilmente ul campo il collega di una testata concorrente, le piazza il telefono sotto al naso, le picchia un'allegra manata sulla spalla e tutto gioviale le fa: "Contenta, nonna? Ce l'ha fatta!"
Ora, vorrei aggiungere un commento ma, per quanto mi sforzi, non ci riesco.
Una cosa, però, la voglio fare: ringrazio i giornalisti italiani. Uno come me, perennemente in cerca del peggio che un essere umano riesce a dare in situazioni estreme, con questa categoria professionale non torna mai a mani vuote (celeberrime le frasi tipo: "Se la sente di perdonare gli assassini di suo figlio?")
Nessun commento:
Posta un commento