In preda ad una crisi di vanità tipica dell'ultraquarantenne che in fondo sono, ho deciso di approfittare di una funzione del mio Powerbook che si chiama Photo boot, e di autoscattarmi una foto.
La mia autostima non cambia, ovviamente; ma era ora di fare un po' di piazza pulita del vecchiume che allignava anche in questo blog e di proporre una mia versione aggiornata ai lettori che stanno un po' aumentando, in questi ultimi tempi.
Chi sono?
Un essere pigro, grasso, accidioso, romantico, divertente e divertito, appassionato delle cose che fa, accanito lettore, insonne, amante dell'opera e forse - sotto sotto - da essa anche discretamente influenzato, libero pensatore, anarchico (ma forse sarebbe meglio dire: apolitico, come l'orologiaio Binella del paese di Don Camillo), vero liberale in fondo al cuore.
Sono fondamentalmente buono e assai poco vendicativo, anche se ogni tanto m'incazzo come un po' quasi tutte le formiche, nel loro piccolo.
Ho il mio lato oscuro, come chiunque altro. Tutti ne abbiamo uno. Forse è per quello che amo immensamente scrittori come Stephen King, che coi lati oscuri ci si sono costruiti una fama imperitura; o più datati come Simenon e Maugham, che sui lati oscuri ci ironizzano.
Il mio lato oscuro è il sangue. Tranquilli, non sono un pazzo psicopatico: è solo la spiegazione razionale del mio lavoro, di quello che mi dà e di quello che mi toglie. Ed è il motivo per cui, d'estate, mi ritrovo sotto l'ombrellone di Celle Ligure ad "annodare l'aria", come dicevo in qualche post precedente.
In breve, sono uno qualunque. Le mie osservazioni - il mio modo di vedere i fatti della vita che mi circonda - vi stanno interessando, vi divertono, vi strappano un sorriso? Se questa constatazione vi meraviglia, ricordatevi che uno degli eroi del nostro tempo è Homer Simpson, colui che maggiormente ispira la mia fisicità e il mio modo pigro, grasso e sentimentale di vedere la vita.
E fanculo a George Clooney e Raoul Bova!
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