Il Partito Comunista d'Italia si poneva come obiettivo l'abbattere lo Stato borghese, abolire il capitalismo e realizzare il comunismo tramite la Rivoluzione e la dittatura del proletariato, seguendo così l'esempio dei comunisti russi di Lenin. Guidato nei suoi primi anni di vita da una maggioritaria corrente di sinistra raccolta attorno a Bordiga, il III Congresso, svoltosi clandestinamente a Lione nel gennaio del 1926, segnò un deciso cambiamento di politica suggellato con l'approvazione delle Tesi di Gramsci e la messa in minoranza della Sinistra di Bordiga, accusata di settarismo. Nel 1930 la corrente di sinistra fu definitivamente espulsa dal Partito con l'accusa di "trotzkismo".
Tutto ciò - conveniamone - fa molto "sinistra".
Si può non amare questo tipo di etichetta - io, di fatto, non la amo - ma non le si può negare una patente di storicità che ha giocato un ruolo importante nella storia d'Italia.
Ora, gli eredi di questa tradizione importante e di Sinistra, sono guidati da un ex-democristiano che non esprime nessun pensiero su lotte di classe e dittatura del proletariato (e ci mancherebbe), ma che ha pensato bene di dirottare il pensiero politico del partito che guida su altre forme, quelle - cioè - rappresentate nella foto che correda il presente articolo.
I pregevoli glutei di Noemi Letizia, che avrebbero attirato lo sguardo rapace (e, secondo i maliziosi, anche qualcos'altro) del Premier, diventano quindi la quintessenza del pensiero della Sinistra di oggi, erede della grande tradizione del Partito Comunista Italiano fondato - lo ricordiamo - nel 1921 da Antonio Gramsci.
La lotta di classe si avvita sul perizoma di Noemi, generando un'interessante interrogazione parlamentare: il Premier - magari farmacologicamente assistito - ha avuto accesso alle grazie nascoste in quel francobollo di tessuto?
Non se lo chiede solo Veronica Lario, ma anche Franceschini che, erettosi (hony soit qui mal y pense) a paladino della moralità politica italiana, getta il guanto di sfida dialettica su questioni che possono radicalmente cambiare la sorte degli Italiani.
Roba forte, insomma: ed era ora che il pensiero dell'opposizione uscisse dall'antiberlusconismo come unico valore esprimibile, per raggiungere contenuti sempre più profondi e degni di essere discussi. Nel più puro stile degli antenati che, nel 1921, fecero l'impresa.
Come diceva De Gregori? "La Storia siamo noi"
Tutto ciò - conveniamone - fa molto "sinistra".
Si può non amare questo tipo di etichetta - io, di fatto, non la amo - ma non le si può negare una patente di storicità che ha giocato un ruolo importante nella storia d'Italia.
Ora, gli eredi di questa tradizione importante e di Sinistra, sono guidati da un ex-democristiano che non esprime nessun pensiero su lotte di classe e dittatura del proletariato (e ci mancherebbe), ma che ha pensato bene di dirottare il pensiero politico del partito che guida su altre forme, quelle - cioè - rappresentate nella foto che correda il presente articolo.
I pregevoli glutei di Noemi Letizia, che avrebbero attirato lo sguardo rapace (e, secondo i maliziosi, anche qualcos'altro) del Premier, diventano quindi la quintessenza del pensiero della Sinistra di oggi, erede della grande tradizione del Partito Comunista Italiano fondato - lo ricordiamo - nel 1921 da Antonio Gramsci.
La lotta di classe si avvita sul perizoma di Noemi, generando un'interessante interrogazione parlamentare: il Premier - magari farmacologicamente assistito - ha avuto accesso alle grazie nascoste in quel francobollo di tessuto?
Non se lo chiede solo Veronica Lario, ma anche Franceschini che, erettosi (hony soit qui mal y pense) a paladino della moralità politica italiana, getta il guanto di sfida dialettica su questioni che possono radicalmente cambiare la sorte degli Italiani.
Roba forte, insomma: ed era ora che il pensiero dell'opposizione uscisse dall'antiberlusconismo come unico valore esprimibile, per raggiungere contenuti sempre più profondi e degni di essere discussi. Nel più puro stile degli antenati che, nel 1921, fecero l'impresa.
Come diceva De Gregori? "La Storia siamo noi"
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