In questi giorni fa molto scalpore il fatto che il governo italiano abbia adottato una linea piuttosto severa con gli immigrati clandestini, che vengono riaccompagnati alle postazioni di partenza in Libia.
Siccome a questi livelli le cose non succedono per caso o per alzate di testa dei singoli, si dà il caso che questa iniziativa venga dopo gli accordi fra Italia e Libia in materia di immigrazione (è noto che le cosiddette carrette del mare partano tutte da Tripoli e zone limitrofe) e seguendo le normative della Comunità Europea.
La cosa non poteva passare inosservata, tanto più in campagna elettorale. I membri dell'opposizione, in testa il capocomico Franceschini, che la buttano subito su quel socialismo umanitario che, dai tempi di De Amicis, è l'unico valore che non sia l'antiberlusconismo ad essere espresso dalla Sinistra, si sono collettivamente stracciati le vesti, questa volta peraltro in compagniadi Casini e dei Vescovi.
Lascerei perdere le considerazioni folkloristiche di stampo leghista su "L'Italia agli italiani": non mi interessano. E trovo che anche le opinioni personali di Berlusconi sulla società multietnica siano meramente propagandistiche, quindi per me non interessanti. Non diversamente dall'Onorevole Casini, credo anch'io che la società multietnica sia un bene prezioso, oltre che un portato inevitabile della nostra epoca. Dobbiamo agli extracomunitari che si sono integrati onestamente un miglioramento di noi stessi, oltre che dell'indotto dell'Azienda Italia. Ma questo non deve farci dimenticare un paio di aspetti che proverò a riassumere:
Siccome a questi livelli le cose non succedono per caso o per alzate di testa dei singoli, si dà il caso che questa iniziativa venga dopo gli accordi fra Italia e Libia in materia di immigrazione (è noto che le cosiddette carrette del mare partano tutte da Tripoli e zone limitrofe) e seguendo le normative della Comunità Europea.
La cosa non poteva passare inosservata, tanto più in campagna elettorale. I membri dell'opposizione, in testa il capocomico Franceschini, che la buttano subito su quel socialismo umanitario che, dai tempi di De Amicis, è l'unico valore che non sia l'antiberlusconismo ad essere espresso dalla Sinistra, si sono collettivamente stracciati le vesti, questa volta peraltro in compagniadi Casini e dei Vescovi.
Lascerei perdere le considerazioni folkloristiche di stampo leghista su "L'Italia agli italiani": non mi interessano. E trovo che anche le opinioni personali di Berlusconi sulla società multietnica siano meramente propagandistiche, quindi per me non interessanti. Non diversamente dall'Onorevole Casini, credo anch'io che la società multietnica sia un bene prezioso, oltre che un portato inevitabile della nostra epoca. Dobbiamo agli extracomunitari che si sono integrati onestamente un miglioramento di noi stessi, oltre che dell'indotto dell'Azienda Italia. Ma questo non deve farci dimenticare un paio di aspetti che proverò a riassumere:
- c'è un'industria criminale che si arricchisce con il traffico di esseri umani per l'Italia. Gli scafisti sono solo i terminali crudeli di questa organizzazione che, sinora, ha potuto prosperare con la connivenza del governo di Gheddafi che ci si arricchisce e che li ha sempre spediti qui perché l'Italia è vicina e, almeno sino a questo momento, si è prestata a questo gioco al massacro
- riportarli a casa non vuol dire cannoneggiarli, annegarli o - come fa regolarmente Malta - fottersene se stanno annegando. Li si soccorre, ma poi li si rispedisce al mittente. Può essere doloroso per chi ha investito tutti i propri risparmi in quest'impresa, ma è l'unico sistema per scoraggiare gli aspiranti ad alimentare questa schifosa industria criminale. Rispedisci oggi, rispedisci domani, prima o poi si stancheranno di seguire questa strada illegale, si terranno i loro risparmi e punteranno a soluzioni legali, le uniche accettabili
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