domenica 11 dicembre 2011

Come tanti Superciuk

La notizia più interessante con cui ci svegliamo in questa domenica è la rivolta dei parlamentari italiani contro la programmata riduzione di stipendio. Ne parlano un po' tutti i quotidiani, dando il giusto rilievo a chi questa rivolta capeggia, e cioè Gianfranco Fini nelle vesti inedite di sindacalista; ma c'è da dire che, su questo specifico aspetto, esiste una trasversalità che oltrepassa di gran lunga tutte le divisioni ideologiche.
Ex-berlusconiani? Ex-antiberlusconiani? PD? IDV?
Di fronte all'emergenza non esistono più diversità, odi o ripicche, sino a poco tempo fa peraltro sostenute solo (si fa per dire) dalla presenza di Berlusconi in sella al peggior governo della storia della Repubblica. Adesso basta odi e divisioni: è il momento della solidarietà, è l'ora di serrare le fila.
Quell'idiota di Monti rinuncia al proprio stipendio da Premier e vorrebbe rinunciare anche a quello da parlamentare per farsi vedere come il ragazzino secchione? Cazzi suoi, amici compagni e/o camerati: noi teniamo duro.
D'altra parte, se la pensione verrà calcolata in modo contributivo, hai voglia a versar soldi all'INPS per arrivare alle vette dei veri professionisti come Lamberto Dini (36 o 40000 euro al mese, a seconda della vulgata) o Giuliano Amato (miseri 31000, sempre mensili, ça va sans dire)! Italiani, rimbocchiamoci le maniche: dobbiamo provvedere un presente e un avvenire sereno ai nostri parlamentari.
Sembra la storia di Superciuk, il personaggio creato da Max Bunker nella serie di Alan Ford, quello che rubava ai poveri per dare ai ricchi.
Ma non c'è niente da ridere. 
Proprio niente.

Ritratto di parlamentare italiano
Ormai, passeggiando per strada, non è raro sentire discorsi a sfondo anarco-insurrezionale, anche da parte di persone moderate.
Non c'è più destra o sinistra: sono tutti assolutamente disgustati dalla protervia di una classe politica che tiene i cittadini in non cale a tal punto da non riconoscere nemmeno i semi della rivolta quando si manifestano. E per rivolta non intendo, ovviamente, quella di quattro guitti squinternati che lanciano estintori contro la TAV, o quella dei soliti anarchici che mandano bombe alle agenzie di esazione.
Le grandi rivoluzioni storiche nascono dal menefreghismo delle classi politiche che hanno via via ritenuto di aver a che fare con una mandria di poveri imbecilli, mentecatti da spremere come limoni, senza dar nulla in cambio se non vessazioni di vario genere e grado per recuperare quello che loro stessi hanno sperperato. 
E in questo, mi spiace, grande colpa ha anche l'intellighenzia di una sinistra (Giorgio Bocca, tanto per non far nomi) che, forte di una auto-supposta supremazia culturale, ha avallato agli occhi dei politici l'idea che il popolo sia fatto di cretini. 
E il bello è che i politici ci credono, indipendentemente dal credo politico!
Trovo veramente demenziale - oltre che avvilente, ma questo è un altro paio di maniche - che persone che si reputano tanto intelligenti da meritare di occupare il posto che hanno, non considerino i rischi cui vanno incontro perseverando in un atteggiamento ripugnante oltre ogni limite di sopportazione.
Siamo d'accordo: tengono famiglia; in qualche caso, come per esempio il già citato presidente della Camera, più di una; hanno anche la consapevolezza che, tranne rare eccezioni dovute quasi esclusivamente a ordini di partito, non verranno rieletti alle prossime politiche; di qualcosa bisogna pur vivere, e per un fallito fare il parlamentare è pur sempre meglio che lavorare; però c'è un limite a tutto, e la corda sta per essere spezzata con conseguenze potenzialmente imprevedibili.
Reintroduzione dell'ICI maggiorata; incremento dell'IVA di due punti; controlli bulgari sulle spese; persino l'obbligo di un conto corrente (e relative spese non banali) per pensionati che vivono con 400 euro al mese. 
Chi crediamo di prendere per il culo? 
Pensiamo che i soldi necessari al risanamento, al pareggio di bilancio, al rilancio dell'economia verranno dalla spremuta dei pensionati minimi?





Ho il massimo rispetto per il premier Monti: è persona seria, presentabile e credibile, soprattutto da quando ha detto di rifiutare il compenso di Presidente del Consiglio.
Vorrebbe rinunciare anche a quello di Senatore a vita, ma qui le regole parlamentari non glielo consentono.
Guarda caso.
Bisogna sempre evitare che i coglioni diano il cattivo esempio, no?

2 commenti:

  1. Prima che poi mi dimentico nel casino di questi giorni, un vagoncino di auguri di Buon Natale e Buone feste ! Un abbraccio ! Barbara

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  2. Ciao Barbarina! Anche a te e a tutta la combriccola che ricordiamo sempre con tanto affetto!
    Pietro, Cristina e Giacomo

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