venerdì 6 maggio 2011

Come una fiala di Naloxone

Il mio amico EsseGì, tenutario di quel blog di cui consiglio sempre la lettura perché - pur distante dalle mie idee - è ben scritto, arguto e ricco di spunti di riflessione, se n'è uscito nei giorni scorsi con alcune considerazioni su una frase di Bossi a proposito dell'uccisione di Osama Bin Laden. La frase dell'Umberto sarebbe: "Meno male che lo hanno preso, Bin Laden era un pericolo per tutto l'Occidente e ci ha fatto spendere un sacco di soldi".
Io la trovo deliziosa nella sua icasticità: c'è il meglio (o il peggio, a seconda dei punti di vista) di un personaggio che è il politico più astuto degli ultimi anni, e che ha saputo spiazzare la sinistra dal cuore dei suoi elettori più classici, non diversamente da quanto il Narcan faceva dai recettori degli oppiacei nelle vene dei vecchi tossici, gli eroinomani di una volta, quelli che non ci sono più.
Ecco perché la Sinistra - che pure lo ha generato - non lo ha mai amato. Di fatto, non lo ama nemmeno EsseGì, che lo accusa di essere gretto - e, come lui, tutti quelli che lo hanno messo lì - e che sostiene che il suo pizzaiolo potrebbe fare ragionamenti meno scontati.
Ah, la gauche
Ho aspettato qualche giorno, poi non ce l'ho fatta e ho scritto una risposta sul blog di EsseGì, introdotta da una frase di Luca Ricolfi ("Perché siamo antipatici? La Sinistra e il complesso dei migliori", Longanesi 2005)


La sinistra perde non soltanto perché è arrogante, presuntuosa e insincera. Perde anche perché non capisce la società italiana, non è in grado di guardare il mondo senza filtri ideologici, non sa stare fra la gente, ha perso del tutto la capacità di ascoltare e la voglia di intendere.

Dopo di che gli ho posto le seguenti domande: 

1 - perché l'Umberto - animale politico poco elegante ma di rara efficacia - parla così? E' perché conosce i suoi polli e sa come parlar loro
2 - chi sono i polli dell'Umberto? Sono i vostri ex-polli, ragazzi: quelli che avete scelto di perdere per strada e di lasciare in mani leghiste. La Lega vi ha sostituiti nella "base", quella vicina alla gente e che ne raccoglieva istanze, idee, proteste e proposte. La Lega è il partito di massa che voi eravate una volta e che adesso non siete più
3 - come pensate di recuperare quegli elettori? Dandogli dei cretini perché ascoltano le tamarrate di Bossi? Be', potrebbe essere un'idea ma non credo che possa funzionare
4 - pensate che Bossi sia proprio completamente cretino a ricordarsi dei danè? Pensate che la gente de la gauche non faccia i conti da metà mese in avanti per vedere se ce la fa ad arrivare al 27 e preferisca vivere di idee forbite e politicamente corrette? Ragazzi, ma in che mondo vivete? Una volta eravate voi a raccogliere la gente intorno a questi concetti di base! C'era bisogno di lasciarli a Bossi?
5 - scusa, EsseGì, detto con l'affetto di un vecchio amico che non vota più per un cazzo di nessuno da quasi 4 anni e che quindi si sente allegramente fuori dai giochi: ma da quando ti sei convinto che la politica si faccia con l'eleganza e i modi forbiti? E' questo il mondo in cui viviamo? Ok: tu - come me - hai fatto il classico e l'università. Ma il Cipputi che tu e la sinistra avete abbandonato al suo destino, pensi che guardi più all'eleganza formale o sia più propenso a dar retta a uno che la butta sul sodo, per esempio sui danè?
Sai, no, come dicevano le vecchie maitresses nei casini ai giovanotti che facevano i romanticoni con le bagasce, sprecando il tempo della marchetta?... "Uhèi, bagaj, fa no flanella! Foeura l'usèl! ". 
Mentre voi pensate al romanticismo della politica, l'Umberto si tira giù la patta.
Mentre D'Alema pensa ancora a quello che ha imparato alle Frattocchie ed è convinto che gli elettori facciano quello che dice il partito (scusa la minuscola, mi è scappata), la gente pugliese rifila un calcio in culo al suo candidato e vota Vendola. 
Perché non tornate a fare la politica ascoltando la gente? E, soprattutto, parlando il suo linguaggio?
Oggi la gente pensa ai danè. Sarà perché ce ne sono pochi? Non lo so, ma qualcuno se n'è accorto



Per inciso: quando c'erano le overdose di eroina, i tossici arrivavano in PS sempre in due: uno era in coma, l'altro quasi. Quello più sveglio dei due diceva sempre con voce impastata dell'altro in coma che stavi prendendo in consegna: "E' allergico al Narcan". Questo perché il naloxone - il Narcan, appunto - salvava la vita al malcapitato spiazzando l'ero dai recettori e provocando purtroppo, contemporaneamente, una crisi di astinenza.
I soldi di una dose buttata via.
Non c'è da meravigliarsi che, svegliandosi, anziché ringraziarti per aver salvata loro la vita, ti mandassero a fare in culo

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