venerdì 20 novembre 2009

Scenda l'oblio




Ecco una notizia interessante che ho sentito questa mattina mentre mi recavo al lavoro, che vi cito da tiscali.notizie. Non è la prima volta che succede qualcosa del genere, ma oggi mi è venuto da rifletterci sopra. Ecco il fatto:



"Los Angeles, 20 nov. (Ap) - Un tribunale della Florida (Stati Uniti) ha condannato il produttore di sigarette Philip Morris a pagare oltre 300 milioni di dollari (circa 200 milioni di euro) a una ex fumatrice di 61 anni, Cindy Naugle, costretta su una sedia a rotelle a causa di un enfisema polmonare. Si tratta del risarcimento più consistente mai imposto finora in oltre 8.000 casi davanti alle corti di giustizia americane.
Cindy Naugle, 61 anni, aveva cominciato a fumare nel 1968 quando aveva 20 anni, aveva smesso nel 1993 quando aveva cominciato ad essere malata.
Il risarcimento consiste in 56,6 milioni di dollari per spese mediche passate e future e altri 244 milioni di dollari per danni materiali
".
Essendo medico, e avendo un passato di (molto moderato) fumatore, devo dire che rimango piuttosto divertito di fronte a sentenze come queste che, a dirla tutta, mi sembrano oltremodo demagogiche.
La Philip Morris, colosso del tabacco della Virginia Old Belt, fa un prodotto molto popolare e famoso e non lo fa esattamente per beneficenza: lo fa per venderlo.
Ora proviamo così per gioco a rispondere a qualche semplice quesito.
  1. E' forse proibita la vendita delle sigarette? Nossignori. A condizione che uno sia adulto e consenziente, nulla vieta che si acquisti il suo bel pacchetto da spipazzarsi come e quando vuole. Incidentalmente segnaliamo che l'attualmente enfisematosa Cindy aveva iniziato a 20 anni, quando cioè - come si suol dire in questi casi - aveva l'età
  2. C'è forse qualcuno che ignora che il fumo faccia male? Nossignori: è noto a tutti da un sacco di tempo, ed era sicuramente noto anche in quel Sessantotto in cui la nostra amica Cindy provò l'emozione di mettersi in bocca il cilindro del desiderio (astenersi i maliziosi), tant'è vero che era il periodo in cui si fumava nel cesso aprendo poi la finestra per non farsi beccare da genitori o professori. Cindy quindi sapeva benissimo anche nei suoi verdi vent'anni che fumare non le avrebbe migliorato la salute, eppure ha scelto consapevolmente di farlo
  3. L'enfisema è qualcosa che ti colpisce di botto? Assolutamente no, e non occorre essere medici per saperlo. E' una marea montante. Ci si ammala progressivamente e - vi garantisco - ci se ne accorge. E' chiaro che se si continua a fumare anche respirando con le branchie, la patologia respiratoria peggiora
  4. E' veramente impossibile smettere di fumare? No. La nostra amica Cindy, per esempio, ha smesso da quando deve rimanere attaccata alla bombola dell'ossigeno. Quindi è stato possibile anche per lei e, se avesse avuto un po' di cervello, le sarebbe stato possibile anche prima. Basta volerlo: e chiunque lo può volere. Anche perché arriva il momento in cui, anche se non lo si vuole, lo si deve fare: Cindy ne è la dimostrazione

In definitiva, abbiamo una condanna contro la ditta che ha fabbricato qualcosa che è sempre stata di libera vendita e che un adulto consenziente ha scelto deliberatamente di comperare ed assumere, pur consapevole ab initio atque in itinere dei rischi cui andava incontro, e che ha continuato ad assumere anche quando stava già male. Quando un tribunale giudica un caso di omicidio, mette sotto processo chi ha sparato, oppure l'industria che ha fabbricato i proiettili? La risposta è intuitiva per tutti, tranne che per il tribunale della Florida, per il quale evidentemente se nessuno facesse i proiettili, nessuno sparerebbe: un'idiozia talmente perfetta da costringermi a fermarmi, ammirato, come Faust di fronte a quel famoso attimo d'eternità che lo costrinse al patto col diavolo

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